Sulla questione di diritto affrontata dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite si sono susseguite, negli scorsi anni, contrastanti pronunce giurisprudenziali. Un orientamento, infatti, afferma che lamministratore condominiale può citare in giudizio, per il recupero delle quote di spesa relative alla gestione condominiale, colui che si comporta come condomino senza esserlo, anziché leffettivo titolare dellunità immobiliare. Tale giurisprudenza invoca il principio di apparenza di diritto, volto a tutelare i terzi di buona fede. La Suprema Cote, a Sezioni Unite, invece, accogli lopposto orientamento, secondo il quale in tali casi non può essere invocato il principio suddetto, poiché questultimo opera nei rapporti con terzi di buona fede. Nel caso del rapporto intercorrente tra il singolo condomino moroso e il condominio, invece, questultimo non può essere considerato alla stregua di terzo, bensì di vera e propria parte del rapporto.